
NASTRI ABRASIVI: LA PRODUZIONE
La consiglio abrasivi ha a magazzino migliaia di metri quadri di tela abrasiva, in modo da poter dare ai propri clienti il prodotto e la grana più adatta a quanto si vuole ottenere.
Il processo di produzione dei nastri abrasivi parte dal magazzino rotoli da dove viene prelevato il rotolo in tela abrasiva idoneo a confezionare il nastro abrasivo richiesto. Il rotolo, se necessario viene “sezionato”, ovvero diviso in rotoli di altezza inferiore su di una apposita macchina, detta “tagliaribobinatrice.

DAI ROTOLI AI NASTRI
Dai rotoli vengono ricavate le “lonsaghe”, ovvero spezzoni di tela abrasiva di sviluppo pari alla lunghezza del nastro abrasivo che si vuole ottenere, ed infine i due lembi liberi delle losanghe vengono giuntati fra ti loro in modo da ottenere un anello chiuso: il nastro abrasivo.
Da notare come il taglio delle losanghe venga fatto inclinato in modo da distribuire lo sforzo in corrispondeza della giunzione su di una lunghezza maggiore.

DALLA GIUNZIONE SOVRAPPOSTA (V13) ALLA GIUNZIONE A PELLICOLA O GIUNZIONE TESTA-TESTA
La giunzione per molti anni si è fatta unicamente molando in modo opportuno i due lembi liberi della losanga per poi sovrapporli dopo averli cosparsi di un collante opportuno: la GIUNZIONE SOVRAPPOSTA. Negli ultimi anni il progresso tecnico ha reso disponibili film in materiale plastico rinforzato con i quali è possibile giuntare i nastri abrasivi semplicemente giustapponendo i due lembi della losanga: la GIUNZIONE A PELLICOLA o giunzione testa-testa.
Lo sforzo in corrispondenza della giunzione è trasmesso dalla pellicola incollata sul resto del nastro. La giunzione a pellicola ha reso la produzione dei nastri abrasivi più efficiente e nel contempo la loro qualità più costante. La giunzione sovrapposta ha ancora ragione di esistere soprattutto per i nastri in carta, soprattutto nastri larghi per levigatrici, dove il costo della pellicola ha un’incidenza non trascurabile sul prodotto finito.